di Giorgia M.
In questi mesi stiamo assistendo ad un aumento esponenziale del costo dei carburanti, i cittadini italiani si ritrovano a dover pagare di più per usufruire dei loro veicoli. La guerra russo – ucraina ha comportato la presa di posizione dell’Italia decidendo di non usufruire del gas della Russia a seguito delle sanzioni dell’Unione Europea. Perciò il nostro paese prende la benzina dalle nostre riserve italiane ed intanto si cercano altri fornitori stranieri, in caso di esaurimento scorte. Il costo del carburante, ad oggi è di circa €1,70 al litro.
Ma perché il gasolio costa più della benzina? La Russia esportava ed esporta ancora gasolio in molti paesi ma al momento non trova più acquirenti perché nessuno vuole rischiare di acquistare né petrolio né prodotti raffinati russi per via delle sanzioni. Quindi non ci sono acquirenti e nel mercato c’è meno gasolio, più bassa è l’offerta e più i prezzi salgono.
Ed invece sull’autostrada i prezzi sono più alti…ma come mai? Sulla rete autostradale sono molto più alti i prezzi di circa 20 centesimi al litro. Sulle autostrade la benzina costa di più perché i punti vendita devono pagare una concessione alle società che gestiscono le reti autostradali e partono con un costo fisso che devono dare per l’affitto dell’area di servizio e quindi, su questo prezzo, si scaricano i canoni.
Il metano in che situazione si trova? Anche se è sempre stato il carburante più economico perché non ha accise, ultimamente i prezzi del gas naturale sono al centro di questa guerra e sono aumentati anche di 10 volte rispetto a un anno fa.
Il Parlamento ha di recente chiesto al governo di intervenire ulteriormente per contrastare l’aumento dei prezzi dell’energia e aiutare famiglie e imprese ad affrontare le difficoltà economiche di questo periodo, aggravate dal conflitto in Ucraina. Le richieste sono arrivate attraverso una risoluzione presentata dai partiti di maggioranza sul Documento di Economia e Finanza, che prima la Camera e poi il Senato hanno approvato