di Giulia V.
Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky da Kiev ha parlato in videoconferenza al Parlamento italiano riunito in seduta comune a Montecitorio. Il discorso è stato preceduto dal saluto dei presidenti di Camera e Senato, Roberto Fico ed Elisabetta Alberti Casellati. “L’intervento di un Capo di Stato internazionale è un evento inusuale che testimonia bene l’eccezionalità dei tempi che stiamo vivendo. Così vogliamo dimostrare la vicinanza dell’Italia all’Ucraina e condannare l’attacco russo”, ha detto Fico. Zelensky ha esordito cercato di sensibilizzare i parlamentari italiani a impegnarsi maggiormente nel sostenere l’Ucraina contro la Russia. “Il popolo ucraino è diventato il nostro esercito” ricordando i 117 bambini uccisi, definendoli “il prezzo della procrastinazione” degli altri paesi nel fermare la guerra, sottolineando poi quanta devastazione e quanto spargimento di sangue sta disseminando il nemico. Ha poi parlato della situazione drammatica nella città di Mariupol bruciata dopo tre settimane, paragonandola al capoluogo ligure “Immaginate la vostra Genova distrutta“, ha detto Zelensky, senza contare le ripercussioni che questa guerra avrà anche sull’economia italiana. “Popolo italiano, bisogna fare il possibile per garantire la pace. Questa è una guerra creata per decine di anni da una sola persona, che ha guadagnato molti soldi con le esportazioni di petrolio e gas e ora li usa per la guerra. Bisogna fermare uno solo, affinché sopravvivano a milioni“. Infine ha ringraziato il Parlamento per gli aiuti ricevuti e per l’accoglienza data alle famiglie ucraine, incitando i presenti a fare di più, imponendo nuove e più dure sanzioni alla Russia. “Dal primo giorno avete condiviso il nostro dolore, aiutato gli ucraini con il vostro calore e con la vostra forza. Noi apprezziamo moltissimo ma l’invasione dura da troppi giorni: abbiamo bisogno di altre sanzioni, altre pressioni“. Il presidente ucraino ha parlato per circa 12 minuti seguito poi da una unanime standing ovation del Parlamento durata un paio di minuti. Subito dopo ha preso la parola il premier Mario Draghi. “La resistenza di tutti i luoghi in cui si abbatte la ferocia del presidente Putin è eroica. Oggi l’Ucraina non difende solo se stessa ma la nostra pace, libertà e sicurezza. Per questo l’Italia vuole l’Ucraina nell’Unione europea“. Il discorso era molto atteso e come già aveva fatto nei giorni scorsi con i parlamenti di Germania, Israele, Canada, Regno Unito e Stati Uniti, oltre che al Parlamento Europeo i suoi interventi mirano ad aumentare il sostegno nei confronti dell’Ucraina, includendo di volta in volta dei riferimenti puntuali. Tutto questo ha reso i discorsi di Zelensky un vero e proprio format, con formule studiate molto bene e modificate a seconda del pubblico.