di Damia S.
Vi è mai capitato di dover scrivere un tema di italiano e non sapere cosa inventarvi per non dare la stessa impressione a chi vi leggerà? Ecco, “Il Ritmatista” sembra essere stato creato proprio in un momento del genere con la sola differenza che il vostro racconto probabilmente ha preso 4, in caso contrario complimenti, mentre Brandon Sanderson ha creato probabilmente uno dei sistemi magici più inusuali e originali degli ultimi anni. Chi mai avrebbe mai pensato fosse possibile creare un sistema magico partendo come base dai semplici gessi?
Ed è proprio così! Nel libro, a seconda delle linee disegnate è possibile ottenere un sistema di attacco o difesa, più è forte tanto più lo spessore delle linee e il raggio di curvatura sono bilanciati. A otto anni tutti i ragazzi del paese vengono “scelti” in base alla loro predisposizione o meno per la ritmatica, non può essere più ovvio che il nostro caro protagonista non fa parte di questo gruppo di fortunati, pur essendo un nerd in materia.
La storia ha inizio con la sparizione di alcuni ragazzi, segni di resistenza nel luogo in cui si pensa siano scomparsi ma mai un indizio sulla loro condizione, inutile dire che il nostro protagonista tenta poi durante la vicenda di comprendere chi sia la causa di tanto trambusto.
Da un punto di vista tecnico, il ritmatista fornisce una lettura abbastanza leggera con qualche imprevedibile colpo di scena proponendo due personaggi ben caratterizzati costretti a lavorare insieme. Parte migliore di questo libro è senza dubbio l’ambientazione, descritta mano a mano senza risultare invasiva ma lasciando comunque una mappa visuale e dinamica che non manca di coerenza. Bellissimo è lo stile, semplice ma accattivante, capace di attirare l’attenzione e legarla a sé con forza, caratterizzato da toni frizzanti nei dialoghi grazie alla dinamica sarcastica dei due protagonisti. Bello è anche lo spunto che ne viene, ovvero di una storia incentrata sulla magia, narrata dal punto di vista di una persona che non è in grado di usarla.
Inusuale, curioso e vivace, una lettura tutta d’un fiato che rende obbligatorio camminare con un libro in mano.