di Camilla G.
Il PNRR fa parte del programma dell’Unione Europea noto come Netx Generetion EU, un fondo da 750 miliardi di euro per la ripresa europea (per questo noto in inglese come Recovery Fund, cioè Fondo per la ripresa). All’Italia sono stati assegnati 191,5 miliardi (70 in sovvenzioni a fondo perduto e 121 in prestiti).
L’idea di stabilire un fondo per la ripresa europea dopo la pandemia legata al Covid-19 fu avanzata nell’aprile 2020 per essere definitivamente approvata nel consiglio Europeo straordinario del luglio 2020. Una prima versione del documento è stata approvata nel gennaio 2021 dal governo Conte e poi rivista e modificata nell’attuale versione dal governo Draghi. Il PNRR prevede investimenti articolati in sei missioni di cui le quattro principali riguardano:
- la pubblica amministrazione
- la giustizia
- la semplificazione
- la competitività
Tutto questo è in linea con i sei pilastri della next generation EU riguardo le quote green (37%) e digitali (20%), le risorse saranno così distribuite:
- – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura – 40,32 miliardi
- – Rivoluzione verde e transizione ecologica – 59,47 miliardi
- – Infrastrutture per una mobilità sostenibile – 25,40 miliardi
- – Istruzione e ricerca – 30,88 miliardi
- – Inclusione e coesione – 19,81 miliardi
- – Salute – 15,63 miliardi
Il Governo ha approvato un ulteriore fondo complementare pari a 30,6 miliardi di euro che porta complessivamente il fondo PNRR a 221,1 miliardi di euro.