di Giorgia M.
Oggi alle 9:52 italiane la nostra astronauta Samantha Cristoforetti è tornata in missione nello spazio! Dopo “Futura” del 2014-2015 oggi è partita per la missione Crew-4 dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Il razzo Falcon 9 si è staccato dal Kennedy Space Center (Florida) dalla storica rampa 39A usata per le missioni Apollo dirette sulla Luna, disegnando un arco nel cielo della notte spinto dai 9 motori Merlin a propellente liquido. A bordo, oltre alla Cristoforetti, c’è il comandante Kjell Lindgren, medico 49enne anche lui alla sua seconda missione, il pilota Robert Hines, ufficiale dell’aeronautica militare americana, e la specialista di missione Jessica Watkins, 33 anni, geologa specializzata nelle valanghe su Marte.
Prima di avvicinarsi alla rampa di lancio, l’astronauta italiana ha salutato con un bacio i suoi figli Kelsi Amel e Dorian Lev. Gli astronauti si dedicheranno a molti esperimenti scientifici. AstroSamantha, per esempio, condurrà sul suo organismo uno studio chiamato “Nutriss” progettato dall’Università di Trieste per capire le differenze di reazione alla microgravità del corpo femminile rispetto a quello maschile.
“Il progetto Nutriss monitora il metabolismo muscolare sottoposto a microgravità e adotta speciali accorgimenti mirati a contrastare la perdita di massa magra attraverso il controllo dell’alimentazione. Le misurazioni in orbita avverranno una volta al mese, la mattina a digiuno, fino al termine della missione: in questo modo Samantha determinerà l’acquisizione di grasso e la perdita muscolare in condizioni di microgravità. Sulla base di queste informazioni verrà messa a punto la strategia per i piani nutrizionali.
Ad assistere in Florida c’erano anche il direttore generale dell’Esa, Josef Aschbacher, ed il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Giorgio Saccoccia. Proprio a poche ore dal lancio Samantha Cristoforetti ha festeggiato il suo 45esimo compleanno spegnendo le candeline durante la quarantena (imposta sempre a tutti gli astronauti prima della partenza) con i suoi compagni di viaggio. “L’esplorazione dello spazio – ha detto Saccoccia – sia umana che robotica rappresenta una delle punte di diamante dell’Italia. Gli astronauti sono il simbolo più visibile di questa eccellenza italiana“.